a dire il vero non parlavo di "relativismo" come lo intede il Papa, ma di alcuni problemi di livello prettamente di comunicazione... e di un "sentire" a livello personale,non so' se riesco a spigarmi meglio.
Provo con un esempio, che poi si collega alla questione che ponevo sulla possibilità di perdonare sul serio...
Osservavo che alcuni litigi tra amici, fidanzati, ma anche con i propri fratelli/sorelle, nascono non solo da piccole gelosie ma anche da incomprensioni a livello di comunicazione.
Una parola detta così a mezz'aria puo' essere intesa sotto molteplici sfumature...vuoi per un momento di stanchezza, o perchè si è tristi per altri motivi, vuoi perchè si è permalosi, vuoi perchè come si dice dalle mie parti "si ha il mariuolo in corpo"...e zac scatta il litigio.
il litigio scatena tutta una serie di accuse reciproche...accuse magari che via via risalgono a fatti ed avvenimenti che si ritenevano "perdonati" ed invece... si sta lì a rinfacciarli.
Ecco da cui nasceva la mia perplessità sul fatto di dire: "Va bè perdonato! come se nulla è accaduto"
non mi riferivo di certo a fatti più estremi come poi si è riportato... partivo da una quotidianità un po' più vicina a noi.
"salvate la terra! è l'unico pianeta con... la cioccolata!!!"
"Il nemico più scaltro non è colui che ti porta via tutto, ma colui che lentamente ti abitua a non avere più nulla".