Splendida impresa delle azzurre, che in finale travolgono 3-0 la Serbia e chiudono imbattute un torneo dominato: primo titolo...
...continentale per l'Italia femminile
Le azzurre esultano: è trionfo Italia. Ansa
LUSSEMBURGO, 30 settembre 2007 - L’Italia di Massimo Barbolini è campione d’Europa per la prima volta nella sua storia, con l’8ª vittoria in 8 match. Un successo schiacciante, nettissimo, 5 anni dopo la vittoria al Mondiale. La Serbia è letteralmente schiantata (3-0, parziali 26-24 25-18 25-21) in una finale incerta solo nel primo set.
AVVIO IN SALITA - L’Italia parte male. Le battute serbe mettono in crisi la ricezione azzurra, il gioco è per forza di cose più scontato, così le muratrici di Terzic hanno vita facile. Le italiane vanno in crisi: Barbolini chiama un primo timeout e poi un altro per cercare di mettere un po’ d’ordine. Invita le ragazze alla calma, ad aspettare, a non farsi prendere dall’ansia. A giocare sulle mani: sul 12-14 decide il cambio: entra Manuela Secolo ed esce Serena Ortolani. L’Italia non si riprende subito, resta in apnea. La Serbia sembra sicura di poter chiudere il set, ma sul 20-23 va in battuta la Barazza, una serie di 4 servizi velenosi manda in tilt la ricezione della Serbia. L’Italia si aiuta con la difesa e il muro e compie l’impresa: sorpasso 24-23. Quello che la Serbia aveva fatto con la Polonia in semifinale adesso lo subisce, anche dal punto di vista mentale. E’ il momento decisivo di tutta la gara. Spasojevic e compagne sono in affanno, annullano una prima palla set, ma non la seconda. Tai Aguero è in battuta, ci pensa qualche secondo prima di effettuare il servizio, è come se volesse trasmettere un fluido magico alla palla. Forse ce la fa: centra la Spasojevic che deraglia e butta la palla in tribuna.
IPOTECA - L’Italia vince il primo set e mette un’ipoteca sul match. La Serbia accusa il colpo. Barbolini ovviamente conferma la Secolo in campo e l’Italia con questo modulo è quella che vince. Ancora con le battute le azzurre seminano scompiglio nella ricezione avversaria. La Serbia ha un sussulto riemerge – momentaneamente dall’8-3 all’8-6 grazie ai colpi della Nikolic, ma se l’Italia non si era fatta intimidire anche sotto di 5 punti, certo non si fa angosciare quando è in vantaggio.
Le italiane si tranquillizzano e riprendono il lavoro interrotto: Secolo, Del Core e ancora una volta Barazza, mettono angoscia alla Serbia che orami è in balia delle azzurre. Solo un anno fa la squadra di Belgrado aveva strappato all’Italia il bronzo al Mondiale, in una finale senza storia. Adesso le parti si sono invertite. A turno ognuna delle azzurre fa giocate importanti e a loro modo decisive: Cardullo in difesa (memorabile uno striscione che la riguarda, 2a linea reparto di Cardulogia), Gioli a muro, Aguero in attacco. La Serbia ci riprova, non vuole arrendersi, resta attaccata al set. Ma dopo il 20° punto l’Italia fa lo strappo, che si rivela decisivo. Campionesse d’Europa.