00 04/01/2007 09:42
Viola e Carla, le ragazze con la chitarra
Sentire parlare Carla Bruni e Violante Placido del loro percorso fra le sette note fa inorgoglire qualsiasi musicista. Belle, ammirate, realizzate anche del punto di vista economico, la top model e l'attrice non hanno mai trovato in passerella, sul set o davanti all'obiettivo fotografico quella "ricompensa emotiva" che solo cantare, comporre e suonare le loro canzoni sa restituire loro. Così Violante, Viola quando si parla di musica, prosegue le sue dosatissime apparizioni in pubblico, mentre Carla pubblica il 12 gennaio il suo secondo disco No Promises.
Il loro percorso è parallelo: entrambe suonano la chitarra fin da bambine, per ambedue raccogliersi su un letto o una sedia a cantare e suonare le proprie melodie preferite è un modo per dialogare con la parte più intima di sé. Sia Carla che Viola hanno cominciato questo percorso in punta di piedi, con piccole produzioni discografiche. La Placido ama Joni Mitchell, Beth Orton, Edie Brickell e anche gli Afterhours, la Bruni è una fan delle cosiddette "country girls". Parliamo di Emmylou Harris e Dolly Parton alle quali accosta le francesissime Françoise Hardy e Marie Laforet, la nostra Ornella Vanoni, la struggente Bobbie Gentry.
Con Don't Be Shy e il singolo Still I, un anno fa Viola si è presentata al pubblico, raccogliendo piccole ma significative lodi. Più eclatante l'esordio di Carla Bruni, che due anni e mezzo fa ha pubblicato Quelqu'un m'a dit? vendendo la bellezza di 1.750.000 copie, di cui un milione nella sola Francia. Per Viola l'espressione musicale passa per la lingua inglese, Carla dopo l'esordio francofono giunge all'inglese con un album tutto di versi d'autore (Yeats, Auden, Dickinson, Parker) da lei musicati e interpretati.
Un percorso scelto con una consapevolezza ben diversa dai capriccetti canori di bellone mediatiche come Paris Hilton o Naomi Campbell. Lo confermano le dirette interessate. Viola: "Il lavoro dell'attore ti permette di cambiare identità e personalità, di giocare con le apparenze. La musica ti mette in contatto con il vero te stesso, quello che poi vai a offrire agli altri". Carla: "Ho smesso con la moda perchè non avevo più l'età e attorno a me c'era il vuoto. Tanta notorietà e poi il nulla. Se una foto era bella il merito andava al fotografo, se indossavo un abito meraviglioso si applaudiva lo stilista, io ero un personaggio senza identità. La celebrità è un attacco all'equilibrio dell'artista, la fama si posa per caso sulla gente, non è legata al talento". Insomma, apparire e far soldi al cinema o nella moda può essere divertente per un po', ma solo la musica riempie davvero l'anima.


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