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Catania-Palermo. Morto poliziotto...

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    Giubo
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    00 03/02/2007 08:20
    da tgcom.it
    Dramma a Catania: un agente del reparto mobile della Questura della città siciliana è morto durante gli scontri tra le forze dell'ordine e i tifosi etnei durante il derby con il Palermo. L'agente, Filippo Raciti di 38 anni, sarebbe stato colpito al viso da una bomba carta. Secondo le ultime notizie sarebbero numerosi i feriti. La gara era stata sospesa per lancio di lacrimogeni, poi ripresa dopo oltre mezz'ora.


    Secondo quanto si è appreso, lo scontro sarebbe avvenuto fuori dallo stadio mentre i tifosi del Palermo entravano al Massimino. Le forze dell'ordine si sarebbero frapposte tra gruppi di ultras. L'agente è stato ferito al viso dal lancio di una bomba carta ed è stato trasferito d'urgenza nell'ospedale Garibaldi, dove le sue condizioni sono sembrate immediatamente gravi. All'ospedale Garibaldi di Catania, dove era stato ricoverato l'ispettore capo Raciti, si è recato il sostituto procuratore della Direzione distrettuale antimafia Ignazio Fonzo, uno dei due magistrati titolari del fascicolo. L' ispettore capo di polizia Filippo Raciti, quando è arrivato al pronto soccorso, ''era in condizioni disperate''. Lo ha affermato il responsabile del reparto di rianimazione del nosocomio, Sergio Pintaudi, confermando la morte dell' agente di polizia. ''Sono partiti subito i tentativi di ripresa del cuore - ha aggiunto il medico - e per circa tre quarti d'ora ha continuato a battere dopo una prima ripresa. Alla fine le pupille però si sono dilatate e non c'è stato più nulla da fare''.

    Intanto si è saputo che nessuno è in pericolo di vita tra i feriti ricoverati all'ospedale "Garibaldi" di Catania dopo gli scontri. Secondo quanto si apprende da fonti ospedaliere, non ancora in grado di precisare il numero esatto dei ricoverati, le condizioni più serie sono quelle di due poliziotti. Uno di loro è ricoverato in rianimazione, ma cio' sarebbe dovuto solo a esigenze logistiche legale agli esami diagnostici da compiere, tra i quali la tac. Un altro poliziotto è al momento in osservazione per un trauma cranico subito durante i disordini, quando e' stato investito da uno scooter ed e' caduto a terra battendo il capo.


    ieri sera non ho sentito la notizia.
    L'ho scoperto solo stamattina.
    A costo di sembrare freddo e impassibile dico che purtroppo ormai non riesco nemmeno più a indignarmi di fronte a queste tragedie,per il fatto che forse ormai le ho assimilate come componente ordinaria della nostra società.
    A che serve scandalizzarsi, se poi dopo il solito pistolotto di minuti di raccoglimento, di campionati sospesi per lutto, di can-can mediatico con Biscardi & co. in prima linea a scannarsi in diretta, tutto riprende il normale scorrere delle cose?
    Gli "animali indegni di essere chiamati persone", come li avete definiti, o non li troveranno o se li troveranno al massimo si beccheranno un paio di anni per poi beneficiare di indulti o altri bonus della nostra GiGa(Giustizia Garantista).
    E poi puntualmente saremo di nuovo qui a commentare il prossimo episodio.

    PS: il mio pensiero,questa volta serio,va naturalmente alla famiglia del poliziotto e soprattutto ai due figli.

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    00 03/02/2007 11:13
    Si ho sentito anche io la notizia ieri al telegiornale! E' davvero uno schifo quello che succede nel mondo del calcio [SM=x1083508] ...
    E la cosa più indignosa è che si prendono provvedimenti soltanto quando ci scappa il morto, che in questo caso è stato il povero ispettore capo, lì per fare il suo lavoro, con una famiglia che ne aspettava il ritorno a casa ed invece non lo ha visto più!
    Mo mi dite a che serve sospendere i campionati di calcio? A far aumentare la collera di quegli stronzi che vanno allo stadio solo per fare casino e riempire di mazzate gli altri? [SM=x1083500] Scusate ma sono davvero incazzato per questa cosa!
    Il nostro calcio è definito il più bello del mondo... ma se ciò vuol dire che deve diventare anche il più violento.. beh allora non sono per niente orgoglioso di essere un italiano!
    Una volta si combattevano gli Hooligans inglese, quando arrivavano agli stadi... ma credo ora si combatteranno anche i teppisti italiani!


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    00 04/02/2007 15:17
    Catania: indagini su blog tifosi
    Anche a Bologna scritte inneggianti alla morte di Raciti


    Le scritte contro la polizia sui blog Internet dei tifosi del Catania sono al vaglio della magistratura. Lo ha reso noto il procuratore aggiunto del capoluogo etneo, Renato Papa. La polizia postale di Catania ha avviato le indagini e sta monitorando tutti i siti web interessati del fenomeno. Intanto, dopo Palermo, Livorno e Piacenza, anche a Bologna, vicino alla stadio Dall'Ara, e' comparsa una scritta inneggiante alla morte del poliziotto Filippo Raciti.


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    [Modificato da @mimmo84@ 04/02/2007 15.19]



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    00 05/02/2007 14:01
    Oggi i funerali di Raciti, 29 gli arrestati
    Sono migliaia i catanesi commossi che ieri hanno voluto rendere omaggio alla salma dell'ispettore capo della Polizia, Filippo Raciti, nella camera ardente allestita all'interno della caserma del X Reparto mobile di Catania. Decine e decine i mazzi di fiori e i messaggi di cordoglio lasciati all'esterno dai catanesi che hanno atteso a lungo il loro turno per poter accedere all'interno della caserma e fare le condoglianze ai familiari del valoroso poliziotto. Oggi a mezzogiorno, nel Duomo di Catania, presenti i ministri Giuliano Amato, Giovanna Melandri, il commissario straordinario della Figc, Luca Pancalli e il leader di An, Gianfranco Fini, si terranno i funerali nella cattedrale di Catania, in contemporanea con il Pontificale della festa della patrona della città, Sant'Agata. A celebrare la funzione saranno l'arcivescovo metropolita di Catania Salvatore Gristina e monsignor Paolo Romeo, nunzio apostolico in Italia, che il 10 febbraio prossimo si insedierà come arcivescovo di Palermo.
    Non era agguato mirato - La possibilità che l'omicidio di Nicola Raciti sia stato provocato da un agguato mirato contro l'ispettore di polizia è, secondo la Direzione distrettuale antimafia, "completamente destituita di fondamento". Lo ha chiarito, intervenendo a Radio Radio tv, il sostituto procuratore Ignazio Fonzo, che indaga sugli incidenti avvenuti durante e dopo il derby Catania-Messina, in cui ha perso la vita Raciti. L'ipotesi che si sia trattato di un agguato mirato all'ispettore, in riferimento a una testimonianza da lui fornita in un processo contro un ultras, è stata accreditata oggi da alcuni quotidiani. "Mi sento completamente di escluderlo - spiega Fonzo - è un'eventualità completamente destituita di fondamento". L'ipotesi accusatoria è comunque quella di omicidio volontario, in quanto, ha aggiunto Fonzo, "se un soggetto colpisce un altro soggetto con un colpo contundente la legge prevede la possibilità che l'evento sia letale: a questo punto si può parlare di omicidio volontario
    Ucciso da un masso - La diagnosi redatta dal dottore Giuseppe Ragazzi parla di: ''Trauma addominale e fratture multiple del fegato, compatibili con un colpo contundente di importante adeguatezza lesiva''. Secondo questa ipotesi, a causare il decesso è stato dunque il masso che avrebbe sfondato torace e addome dell'ispettore, che ha colpito l'investigatore prima dell'esplosione della bomba carta. "Adesso le indagini si fanno più difficili perché dobbiamo esaminare un arco di tempo più ampio", ha poi osservato il procuratore Papa commentando i primi esiti dell'autopsia sul cadavere. L'oggetto, probabilmente un masso, potrebbe aver colpito Raciti anche prima dell'esplosione della bomba carta che in un primo momento sembrava essere la causa del decesso.
    Le indagini - Finora sono 29 le persone arrestate e tra questi 4 senegalesi, che all'interno di un Bazar del centro storico della città detenevano bombe carta uguali a quelle utilizzate dagli ultrà catanesi durante gli scontri con la polizia, e due pregiudicati individuati grazie ai filmati. Dell'inchiesta che è di competenza della Procura ordinaria si occupa anche la Dda che sta cercando di appurare eventuali collegamenti - che attualmente non sono stati rilevati - fra gli Ultrà etnei e organizzazioni mafiose. SI sta cercando di individuare i responsabili dell'omicidio ma anche eventuali violazioni della normativa sulla sicurezza negli stadi, molto ci si attende dall'analisi, fotogramma per fotogramma, delle immagini degli scontri avvenuti venerdì sera fuori dallo stadio Massimino.
    Pancalli: "Ogni decisione dopo i funerali" - Il commissario straordinario ha annunciato che ogni decisione sull'attuale situazione del calcio italiano verrà presa dopo i funerali dell'ispettore di Polizia, Filippo Raciti. "Nel percorso individuato con tutte le componenti c'è da un lato il rispetto per il lutto della famiglia, quindi qualsiasi decisione è rinviata dopo i funerali". Pancalli è tornato sul blocco dei Campionati spiegando che si è trattato di una decisione "drastica e che porterò avanti finché con il Governo non si individuerà un percorso per affrontare la cosa". Il commissario straordinario ha inoltre assicurato che non c'è "nessuna intenzione di criminalizzare le società, ma bisogna lavorare insieme per dare risposte forti e serie".


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    00 05/02/2007 14:03
    Il collega di Raciti: "Così è morto Filippo"

    L'ispettore capo Filippo Raciti

    ''Filippo prima di essere un collega esemplare era un mio caro amico. Una persona carismatica e professionale che dimostrava grande coraggio dentro e fuori il contesto lavorativo. Era anche tifoso del Catania. Durante gli scontri eravamo insieme dentro al 'Discovery' e ci arrivava di tutto: pezzi di ceramica, pietre, lavabi ed estintori che hanno sfondato il mezzo''. E' questa una parte della lunga testimonianza resa all'Adnkronos da un agente di polizia, che ha preferito mantenere l'anonimato, ma che ha vissuto da vicino gli ultimi drammatici momenti di vita dell'ispettore capo Filippo Raciti.

    ''Eravamo in piazza Spedini - ricorda l'agente - e con il Discovery giravamo attorno a tutti quegli pseudo-tifosi per evitare di farli avvicinare a quei pochissimi poliziotti presenti, che erano aggrediti da tutti. A un certo punto siamo dovuti scappare verso la piccola via che porta all'ingresso del settore della curva nord perché ci avevano circondato. Hanno persino sfondato la carrozzeria del fuoristrada, i vetri, e bucato una ruota''.

    ''Ricordo che poi ci siamo fermati per arrestare una persona - prosegue l'agente - e per tale motivo mi sono dovuto allontanare verso il nostro camper predisposto per accogliere i fermati. Nel momento in cui mi sono allontanato ho visto un fumogeno che, arrivato sotto al Discovery, ha riempito di fumo la vettura. Da lì a poco mi sono riavvicinato verso Filippo e l'ho visto in barella privo di sensi''.

    ''Filippo - aggiunge il poliziotto - ha sempre vissuto con coraggio sia a livello professionale che fuori dal lavoro. Era uno di quelli sempre in prima linea e da persona molto carismatica cercava sempre di coinvolgere noi ragazzi a lavorare''. ''Raciti era un tifoso del Catania - continua - e durante i disordini di venerdì scorso cercava di convincere i più facinorosi a calmarsi. Ho perso prima un vero amico e poi un collega esemplare che non faceva mai pesare i suoi problemi personali ma aiutava sempre a risolvere quelli del prossimo''.

    ''Filippo Raciti era un grande uomo e se voglio mantenere l'anonimato è perché la mia non è una forma di pubblicità ma solo la ferma volontà di ricordare quel grande uomo. In questi giorni infatti - conclude - si è parlato troppo di Filippo Raciti ispettore capo della polizia e non di Filippo Raciti vero uomo. Lui lo era ma purtroppo l'abbiamo perso''.


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    00 05/02/2007 15:00
    Re:

    Scritto da: @mimmo84@ 03/02/2007 11.13

    Una volta si combattevano gli Hooligans inglese, quando arrivavano agli stadi... ma credo ora si combatteranno anche i teppisti italiani!



    Hai proprio ragione, dopo l'embargo di tutte le squadre inglesi dalle coppe europee per 5 anni mi sembra, in Inghilterra non succede più nulla, i teppisti hanno paura ad andare a far casino allo stadio. Ieri ho sentito che prima della partita del Manchester United, alcuni tifosi sono stati riconosciuti prima della partita come "violenti", e sono stati fermati prima che entrassero allo stadio. E' rimasto qualche tifoso violento che fuori casa si fa notare, ma mai più come prima. Sempre ieri ho appreso dalla televisione, che i famosi biglietti nominali, che dovrebbero prevenire l'ingresso allo stadio dei violenti, sono stati falsificati, e ad una partita della Roma, se non ricordo male, due persone sono entrate allo stadio con i biglietti nominali a nome PISANU, (il Ministro del decreto), e del Procuratore della Repubblica, del quale mi sfugge il nome.

    "God save the Queen". FOREVER




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    Giubo
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    00 05/02/2007 15:39
    mi ha commosso il funerale soprattutto quando sono salite la moglie e la figlia,anche se in questi momenti non so se sia giusto esporre pubblicamente il proprio dolore.
    Spero davvero che,come ha detto la moglie,questo fatto non rimanga isolato...
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    00 07/02/2007 22:55

    Gli scontri di venerdì scorso

    Alcuni fotogrammi che mostrano chiaramente un ultrà che si scontra con l'ispettore Filippo Raciti e lo colpisce con pezzi di un lavabo, staccato dai bagni della curva nord dello stadio "Massimino" di Catania, sono al vaglio degli inquirenti. Le immagini però sono offuscate dal fumo dei lacrimogeni ed il giovane avrebbe anche il volto parzialmente coperto.
    Per gli inquirenti, il video che riprende i momenti drammatici degli scontri di Catania potrebbe essere la carta decisiva per stringere il cerchio intorno a chi abbia colpito a morte. Potrebbe trattarsi di un un minorenne che sarebbe già stato fermato dalle forze dell'ordine. Però, secondo quanto scritto dal quotidiano La Repubblica, messo di fronte al video, il giovane non si sarebbe riconosciuto. La confessione attesa dagli investigatori per poter chiudere finalmente il caso non è dunque arrivata. Le indagini e gli interrogatori proseguono, soprattutto tra i minorenni fermati dalla polizia nei quattro giorni seguiti agli scontri.
    Salgono a sei gli arresti - Un militante di Forza nuova è stato fermato dalla polizia nell'ambito delle indagini sugli incidenti. In manette è finito anche un minorenne. I due sono stati individuati grazie alle immagini registrate durante gli scontri. La notte scorsa le forze dell'ordine avevano arrestato altri 4 minorenni. I quattro sono indagati per resistenza aggravata continuata. Sono stati tutti identificati attraverso la visione di filmati e foto dei disordini. Nessuna delle persone arrestate, allo stato, è accusata dell'omicidio dell'ispettore capo Filippo Raciti.
    Melandri: "No all'utilizzo di stadi fuori norma" - Il ministro dello Sport Giovanna Melandri ribadisce dalle pagine dell'Unità quanto detto martedì dal ministro degli Interni, Giuliano Amato, per il quale "non dobbiamo cedere alle pressioni del calcio. Indietro non si torna - aveva detto il titolare del Viminale -, anche se si tratta dello sport più gigantesco e lucrativo del mondo". Sono attese per oggi le misure decise dal governo nell'incontro di lunedì scorso, arricchite da altre novità quale l'inibizione degli stadi per sette anni per i più violenti. "Il bilancio è positivo", ha spiegato Giovanna Melandri. "È stata una riunione molto positiva, nella quale abbiamo spiegato alle leghe le ragioni del pacchetto di misure che il governo prenderà. Abbiamo trovato una condivisione di sostanza", ha puntualizzato il ministro per le Politiche giovanili e le attività sportive.
    La lettera della vedova Raciti - Voglio ringraziare tutte le persone, tantissime, che in questi giorni sono state vicino a me, alla mia famiglia e ai colleghi di Filippo". Comincia così il testo della lettera letta ai giornalisti in questura a Catania da Marisa Grasso, vedova dell'ispettore Filippo Raciti. "Avrei preferito rimanere in silenzio, però in questi giorni e oggi in particolare mi sono state attribuite parole che non ho detto, pensieri che non pensato, situazioni che non ho vissuto. Quello che voglio ribadire è che spero che la morte di mio marito serva a cambiare qualcosa, che chi gli ha tolto la vita è una persona che non conosce il vero senso della vita" (La versione integrale)


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    00 28/02/2007 20:22
    Solo in 200 per ricordare Raciti
    Fonte - I sindacati di polizia, Catania ha dimenticato l'ispettore

    ANSA) - CATANIA, 28 FEB

    Solo 200 persone hanno manifestato a Catania per ricordare la morte di Filippo Raciti, l'ispettore ucciso dopo il derby Catania-Palermo. I sindacati di polizia, che erano tra i promotori dell'iniziativa, sottolineano come "Catania oggi sembra aver dimenticato Raciti, un omicidio cosi' efferato che sembra sopito almeno questa sera nelle coscienze dei catanesi".


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