da tgcom.it
Dramma a Catania: un agente del reparto mobile della Questura della città siciliana è morto durante gli scontri tra le forze dell'ordine e i tifosi etnei durante il derby con il Palermo. L'agente, Filippo Raciti di 38 anni, sarebbe stato colpito al viso da una bomba carta. Secondo le ultime notizie sarebbero numerosi i feriti. La gara era stata sospesa per lancio di lacrimogeni, poi ripresa dopo oltre mezz'ora.
Secondo quanto si è appreso, lo scontro sarebbe avvenuto fuori dallo stadio mentre i tifosi del Palermo entravano al Massimino. Le forze dell'ordine si sarebbero frapposte tra gruppi di ultras. L'agente è stato ferito al viso dal lancio di una bomba carta ed è stato trasferito d'urgenza nell'ospedale Garibaldi, dove le sue condizioni sono sembrate immediatamente gravi. All'ospedale Garibaldi di Catania, dove era stato ricoverato l'ispettore capo Raciti, si è recato il sostituto procuratore della Direzione distrettuale antimafia Ignazio Fonzo, uno dei due magistrati titolari del fascicolo. L' ispettore capo di polizia Filippo Raciti, quando è arrivato al pronto soccorso, ''era in condizioni disperate''. Lo ha affermato il responsabile del reparto di rianimazione del nosocomio, Sergio Pintaudi, confermando la morte dell' agente di polizia. ''Sono partiti subito i tentativi di ripresa del cuore - ha aggiunto il medico - e per circa tre quarti d'ora ha continuato a battere dopo una prima ripresa. Alla fine le pupille però si sono dilatate e non c'è stato più nulla da fare''.
Intanto si è saputo che nessuno è in pericolo di vita tra i feriti ricoverati all'ospedale "Garibaldi" di Catania dopo gli scontri. Secondo quanto si apprende da fonti ospedaliere, non ancora in grado di precisare il numero esatto dei ricoverati, le condizioni più serie sono quelle di due poliziotti. Uno di loro è ricoverato in rianimazione, ma cio' sarebbe dovuto solo a esigenze logistiche legale agli esami diagnostici da compiere, tra i quali la tac. Un altro poliziotto è al momento in osservazione per un trauma cranico subito durante i disordini, quando e' stato investito da uno scooter ed e' caduto a terra battendo il capo.
ieri sera non ho sentito la notizia.
L'ho scoperto solo stamattina.
A costo di sembrare freddo e impassibile dico che purtroppo ormai non riesco nemmeno più a indignarmi di fronte a queste tragedie,per il fatto che forse ormai le ho assimilate come componente ordinaria della nostra società.
A che serve scandalizzarsi, se poi dopo il solito pistolotto di minuti di raccoglimento, di campionati sospesi per lutto, di can-can mediatico con Biscardi & co. in prima linea a scannarsi in diretta, tutto riprende il normale scorrere delle cose?
Gli "animali indegni di essere chiamati persone", come li avete definiti, o non li troveranno o se li troveranno al massimo si beccheranno un paio di anni per poi beneficiare di indulti o altri bonus della nostra GiGa(Giustizia Garantista).
E poi puntualmente saremo di nuovo qui a commentare il prossimo episodio.
PS: il mio pensiero,questa volta serio,va naturalmente alla famiglia del poliziotto e soprattutto ai due figli.