00 28/09/2007 11:48
Un'assurda regola Cev impone il sorteggio e riproporrà domani in semifinale la sfida di ieri, vinta 3-0 dalle azzurre.


Il muro di Jenny Barazza.

CHARLEROI (Belgio), 28 settembre 2007 - Prima le buone notizie: l'Italia è in salute, anzi la forma delle azzurre sembra migliorare, gara dopo gara. I punti fermi sono più di uno dalla Aguero, alle centrali (Gioli e Barazza sono pesanti a muro e in attacco), resta qualche incognita sugli equilibri di ricezione-attacco dei martelli, ma questo lo si sapeva fin dall’inizio.
CATTIVE - Ora veniamo alle "brutte" notizie. La partita fra Russia e Italia non c’è quasi stata, perché uno dei due concorrenti, le campionesse del mondo, ha deciso di giocare in maschera (pur non sapendo che il sorteggio serale li avrebbe rimessi di fronte), schierando le seconde linee, e soltanto tre titolari. “La mia squadra ha giocato 26 partite di fila, da 54 giorni questo gruppo è in giro per il mondo - ha spiegato il c.t. italiano della Russia, Gianni Caparra -. Le ragazze sono sempre le stesse, ho preferito farle riposare. Avesse avuto un altro peso questa gara, di certo avrei fatto delle scelte differenti”. Non si può incolpare Gianni Caprara da Medicina di non andare al cuore del problema. E quando qualcuno gli chiede: non avete pensato allo spettacolo per il pubblico di Charleroi? Senza fare una piega risponde. “I tifosi possono prendere l’auto e venire a vedere gare molto più belle e interessanti in Lussemburgo”. Quando qualcuno obietta che non sarebbe comodo per i tifosi belgi. Lui ha la risposta pronta. “Non siamo stati comodi neppure noi a Charleroi. Le stanze erano tanto piccole che ci si poteva alzare solo a turno, con la mia compagna (la seconda allenatrice, Irina Kirillova, ndr) dovevamo muoverci con cautela. E lo stesso problema hanno avuto le giocatrici, in stanze 3 metriper 3”.
FORMULA - Non è un’alzata di capo improvvisa, visto che stamattina si lascia il Belgio e si va in Lussemburgo, ma le pecche organizzative della Cev (la Uefadel volley) non si fermano qui. “La formula non mi piace tantissimo - risponde Massimo Barbolini ad espressa domanda - mi pare snaturi un po’ il gioco: non solo devi vincere, e questo è normale, ma sempre 3-0. Altrimenti rischi di non andare avanti. E poi il sorteggio per decidere le semifinali non mi pare sia giustissimo: se uno batte una squadra forte nella prima fase, perché se la deve ritrovare di fronte in semifinale”. Il collega russo la pensa più o meno alla stessa maniera. “Lo dicevo anche l’anno passato. Non mi piace e così non si affrontano mai le squadre dell'altra parte”. Il sorteggio è stato inserito per evitare possibili combine, nell’ultima partita, ma non pare che abbia migliorato di troppo la situazione, visto come ha giocato la Russia.
La Cevnon è nuova a questo tipo di errori o di incomprensioni.Come dimostra anche la vicenda dei gironi di pre-qualificazione (per l’Olimpiade) maschili annunciati e poi cambiati e non ancora ufficializzati, dopo aver escluso arbitrariamente (pare) la Slovenia. Insomma pasticci o poca programmazione, non quello che servirebbe per lanciare il movimento del volley continentale. Finito il tempo delle amarezze: da domani si torna a parlare di volley. Italia e Russia si affrontano di nuovo in semifinale, grazie a questa formula. Speriamo che la salute dell’Italia non si faccia influenzare da questi spifferi.