La Fortezza della Solitudine altro non è che la produzione fumettistico-romanzesca di un mio compaesano nonchè carissimo amico, tal Piermatteo Carattoni (nick piermalupo), l'autore di una trilogia romanzesco-fumettistica che spezza una lancia in nome di eroi dell’immaginario 2D come Batman, Superman & co.
Non ho detto "spezza una lancia" a caso. Stiamo parlando di eroi del fumetto che certo meritano il titolo di leggende ma che il terzo millennio ha lasciato indietro, mantenendoli un semplice passato, proverbiali nella nostra cultura (uhè, ma chi sei, superman?) ma conosciuti perlopiù per sentito dire, per visto di sfuggita.
Si tratta, quindi, di una trilogia di romanzi che iniziata da qualche mese sul terreno di Splinder e che vede Pier, rassegnatosi di fronte al potere dei diritti d’autore, a rendere noto sulla rete il frutto di una passione fumettistica che non è certo di quelle che se ne stanno a cuccia facilmente.
Una trilogia, di cui fino ad oggi è stato pubblicato il primo romanzo intitolato “L’Antibatman”, che Pierma intende pubblicare senza onere alcuno se non il proprio progressivo interesse a condividere il frutto di ciò che il mito di Batman ha generato nel suo animo giovanile, sentimenti, sfoghi, rabbie, fantasie di ogni genere, anche delusioni di fronte ad un eroico non certo immortale come il fumetto tradizionale vorrebbe.
Qui però non stiamo parlando di un Batman Begins (che sia io sia Pier riteniamo un ottimo film, al punto da farlo piangere, lui che l'ha visto al cinema) o di una rievocazione qualunque della genesi e del mondo del Cavaliere Oscuro. Tutt'altro.
Questa specie di "storia fuori serie", di episodio anomalo, è come un'improvvisa bomba che esplode dentro al mondo di Bruce Wayne, una bomba che deciderà le sorti di un'identità doppia non certo pacifica, nè tantomento priva di contraddizioni e incertezze. Un panorama umano quindi, tanto da sembrare debole. Un vigilante alle soglie di una meditata (meritata?) pensione, una stanchezza senile che la mezza età sembra ormai aver lasciato Bruce Wayne stanco di girare per Gotham City a farsi giustiziere del crimine e della corruzione della sua città, come se l’omicidio dei suoi genitori, avvenuto quando Bruce non aveva che dodici anni, quella scintilla che lo aveva infuocato dando vita a Batman, si fosse spenta, esaurendo il proprio flusso nelle sue vene con l'arrivo fresco fresco degli “anta”. Come se il veleno criminale gothnamita che aveva contaminato la sua infanzia portandogli via i suoi genitori fosse diventata un’arteriosclerosi, o al massimo un pace-maker nella sua circolazione, certo ancora gorgogliante e piena di fitte e gocciolanti emorragie, ma su cui ormai grava il desiderio senile di avere una vita normale, di non aver più bisogno di Batman, di mettere tutto nelle mani di Robin, il fido e amato alleato che un giorno spera possa diventare degno di sostituirlo in tutto e per tutto.
Questo è solo un accenno di ciò che questa "puntata" del Cavaliere Oscuro propone. piermalupo non mancherà di definire "Mito" il suo lavoro, perchè "qui si parla di Dei ed Eroi". E se Gotham City vedrà l'arrivo di un sanguinoso vigilante che più che un emulo del Cavaliere Oscuro pare piuttosto un insulto allo stesso, Bruce Wayne dovrà preoccuparsi di una minaccia che pare riguardargli un po' troppo da vicino, Joker, il Dio del Male, il Messia dell'Inferno, gli Inferi in Terra. Non ci sono fanciulle da salvare col cavallo bianco (o con la BatMobile nera) ma un intero mondo interiore ed esteriore da preservare, da far durare, da non lasciar morire finchè si ha fiato e sangue a sufficienza, e per affrontare un'Iliade simile solo chi ha più globuli rossi merita di sopravvivere.
La redenzione di Gotham City per Batman è una crociata cui l'unico mandante, l'unico Papa è la morte, e non possiamo certo augurarci uno spettacolo al gusto di vita. Dove regna la pazzia il male striscia sotto forma di follia. E sarà la follia a mettere contro Batman non solo Joker, non solo il nuovo vigilante terrorista di Gotham City, ma anche Poison Ivy e Catwoman, tra cui l’intesa, che si manifesterà in alcove tutt’altro che ortodosse, parrà decisamente troppo malata da potersi transustanziare in amore. Ma in odio sì.
L’universo di Batman, misto di efferata violenza (da stomaci pronti a tutto, parental advisory), citazionismi evangelici, spesso tali da sfociare nella folle blasfemia del semidio Joker (dubito che il Papa amerebbe leggere le follie del Jolly, parental…) e momenti di pornografia semplicemente maniacale (PARENTAL ADVISORY!!!) fa dell’ingresso nella Fortezza della Solitudine una vera e propria impresa eroica. Tuttavia, per quanto sia pauroso un simile panorama sono certo che valga la pena di prendersi un attimo per addentrarsi in questa Gotham City incandescente. Scotta sulla pelle, ma è solo un preludio e un’iniziazione alla formazione di una pelle dura.
[Modificato da plato87 30/10/2007 16:38]